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  • Parigi: due giorni e mezzo nella capitale dell'amore

    Anche per me finalmente è arrivato il momento magico: visitare Parigi! Prima volta in questa città che mi ha travolto con la sua bellezza, la sua raffinatezza e, inutile negarlo, un pizzico di romanticismo. Sono rimasta in città per due giorni e mezzo, quindi ho dovuto organizzare tutto al meglio per riuscire a vedere il più possibile. Devo dire che Parigi è abbastanza grande ma non ha molti punti fondamentali da visitare, quindi non è stato troppo complicato riuscire ad incastrare il tutto. Ho deciso di condividere con voi il mio itinerario giorno per giorno: Giorno 1 (mezza giornata) Arrivata a Parigi in tarda mattinata, dopo aver fatto il check in e un rapido pranzo in hotel (ho alloggiato presso il meraviglioso Shangri La)  sono partita verso la prima tappa: Notre Dame. La chiesa gotica può essere visitata tutti i giorni gratuitamente anche all’interno ma per ragioni di tempo e soprattutto di coda io non sono riuscita ad entrarci. Da qui il mio percorso è continuato con una passeggiata verso Museo del Louvre, Place de la Concorde, Pont Alexandre e Tour Eiffel per avere un overview generale della città e iniziare a viverla. La scelta del posto per la cena è ricaduta su Bambou, ristorante asiatico che mi era stato consigliato da varie persone e che io consiglio a voi: cibo buonissimo e atmosfera calda e design meraviglioso. Giorno 2 Sveglia presto per andare a vedere l’alba da Trocadero. Vedere il sole sorgere dietro la Tour Eiffel è stato davvero magico ed è il momento perfetto per scattare qualche foto senza troppi turisti, anzi, quasi nessuno a parte qualche shooting fotografico e qualche coppia di giapponesi che immortala Parigi nella sua versione più romantica. Dopo essere rientrata in hotel per l’immancabile colazione nel terrazzino ancora una volta vista Tour Eiffel, sono ripartita alla volta di Montmartre, una collina a nord di Parigi definita il quartiere degli artisti. Il bello di questa zona è l’avventurarsi a piedi tra le stradine, i vicoli e le scalinate fino ad arrivare in cima alla collina dove sorge la Basilica del Sacro Cuore che offre una vista straordinaria sulla capitale. Oggi Montmartre è una delle maggiori attrattive turistiche, le strade principali sono piene di ristoranti e negozi di souvenirs ma ci sono ancora alcune vie rimaste autentiche. Se avete tempo, fermatevi per pranzo a Moulin de la Galette dove potrete gustare la cucina francese, altrimenti per una pausa più veloce andate a mangiare la miglior baguette di Parigi che si trova proprio a Montmartre da Boulangerie Mauvieux. Dopo aver optato per la baguette, si riparte alla volta de L’Opera di Parigi. Da grande amante della danza per me questa è stata una tappa obbligatoria. Non richiede troppo tempo, massimo un’ora e avrei visitato internamente il teatro senza neanche fare troppa fila per entrare. Ore 17.30 appuntamento con la Tour Eiffel. Io avevo prenotato il biglietto online ma è possibile solo acquistare quello per l’ascensore ed è molto difficile trovare disponibilità per la sommità. Una volta arrivata lì ho optato per la salita a piedi (cosa che vi consiglio se non soffrite di vertigini) e c’era ancora disponibilità per la sommità (che ovviamente è terminata con qualche persona in coda prima di me), cosa che online non avevo trovato. Il mio consiglio è quindi quello di prendere i biglietti direttamente alle casse, magari il giorno prima una volta verificato anche il meteo. In conclusione, sono salita a piedi fino al secondo piano e, inutile dirlo, ne vale davvero la pena, la vista è davvero mozzafiato. Per cena ho optato per Kong, ristorante fusion decorato da Philippe Stark con vista panoramica che domina Parigi. Vi consiglio di andarci a pranzo, a mio parere credo sia ancora più affascinante. Giorno 3 Avendo già visto la maggior parte dei punti di interesse parigini, ho deciso di andare a Versailles.  Andate la mattina presto o armatevi di pazienza perchè le code per entrare sono lunghe, a meno che non optiate per un biglietto salta fila. Una volta entrata, ho visitato sia la reggia che i giardini. Non essendo una grande appassionata d’arte o di storia per me la visita al palazzo è stata molto veloce ma sicuramente ne vale la pena. Non potete invece andare a Versailles senza vedere i giardini e perdervi tra i vari labirinti. Sono molto grandi, anche se mi aspettavo di più, tanto che è possibile noleggiare una golf car per girare tutto il parco risparmiando tempo. Io ovviamente ho preferito godermi a piedi tutti i giardini, i vicoli, le fontane e ogni scorcio dedicando circa tre ore alla natura. Per pranzo piccola pausa presso uno dei ristoranti in riva al lago che si trova alla fine dei giardini. Tornata a Parigi a metà pomeriggio, piccola pausa relax presso la spa dell’hotel per poi dedicare qualche ora alla visita del Louvre approfittando della chiusura posticipata alle 22 del mercoledì e venerdì.  Ultima cena a Parigi con vista Tour Eiffel presso il ristorante Les Ombres. La vista vale tutto.

  • Alonissos: l'isola incontaminata

    Alonissos è un’isola greca, parte delle Sporadi, interamente parte del Parco Marino, uno dei pochi del mediterraneo ancora abitato da foche ed altri animali rari. Essendo pochi gli abitanti e il turismo non ancora molto sviluppato, l’isola è in gran parte incontaminata. Quindi se cercate relax, meditazione, natura e paesaggi allo stato brado, questo è il posto che fa per voi! ​Quando visitarla La stagione va da Aprile ad Ottobre. Agosto è ritenuto il mese di alta stagione, ma nulla di paragonabile al flusso di turisti delle altre isole greche molto più conosciute e turistiche. Ho visitato personalmente l’isola la prima settimana di agosto e mi è sembrata un’oasi di pace e relax. Come muoversi Alonissos è un’isola molto piccola, lunga 20km e larga 4km circa, ma per girarla al meglio è fondamentale noleggiare una macchina o, ancora meglio, uno scooter. Scordatevi di girare l’isola a piedi o con i mezzi pubblici. Perchè? L’isola è montuosa ed è costituita da una sola strada principale dalle quali partono delle stradine, spesso sterrate e in pessime condizioni, che portano alle baie. Mediamente, queste stradine sono lunghe 3/4km tra salite e discesa, perciò percorrerle a piedi significa “sprecare” molto tempo, soprattutto se non ne avete molto a disposizione. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, sono quasi inesistenti. Esistono solamente due linee di autobus: una che collega il porto di Patitiri al Villaggio Vecchio e l’altra che collega due volte al giorno Patitiri a Steni Vala, altro piccolo villaggio. Se proprio non volete saperne di noleggiare un mezzo, l’unica soluzione che vi rimane è quella di affidarvi alle varie agenzie che organizzano quotidianamente gite in barca o bus verso le varie spiagge. Cosa vedere Ciò che rende unica e affascinante Alonissos sono proprio i suoi paesaggi incontaminati e la prevalenza della natura sulla civilizzazione. Solamente tre sono i villaggi più vivi con taverne e piccoli locali: •    Patitiri, il porto principale dell’isola. Qui trovate ristoranti, locali per bere un cocktail dopo cena e qualche negozietto dove acquistare souvenirs. •    Old Village, a mio parere il villaggio più bello. Sorge sopra ad una montagna e da qui si gode di una vista pazzesca, vi lascio solo immaginare che tramonti da favola. Io amavo salire qui per perdermi tra i vari vicoli bianchi e azzurri, godermi il tramonto, cenare in qualche taverna mangiando cibo tipico e poi sbirciare tra i vari negozietti di vestiti vintage, souvenirs, candele e chi più ne ha più ne metta. Tappa fondamentale la storica bakery dove comprare la Cheese Pie, tipica torta salata con feta greca. •    Steni Vala, piccolo porto di pescatori. Un villaggio piccolissimo ma molto suggestivo. ​Le spiagge Le baie raggiungibili dalla terraferma sono circa una ventina. Ecco a voi le mie preferite: •    Kokkinokastro: ciò che la caratterizza e la rende unica è il colore rosso della roccia che la circonda. Rimaneteci fino all’ora del tramonto, la baia sembrerà dipinta. •    Vithisma: la mia spiaggia preferita. Niente ombrelloni, niente taverne, solo natura e mare cristallino. La spiaggia, di sassi, è poco frequentata e non è raro ritrovarsi soli. •    Micros Mourtias: piccola baia di sabbia ai piedi del villaggio vecchio. Di questo posto mi ha colpito l’acqua, color smeraldo, probabilmente la più bella di tutta l’isola. •    Megali Ammos: spiaggia attrezzata con una decina di ombrelloni ma super tranquilla e riservata. Intorno solo natura e qualche villa, davanti un mare turchese che lascia a bocca aperta. La definirei la baia chic. ​Dove alloggiare Patitiri è sicuramente un ottimo punto di partenza verso qualunque baia e secondo me è la soluzione più comoda: parcheggi sempre a portata di mano, ristoranti dove cenare la sera e a pochi chilometri dall'Old Village. In generale, essendo Alonissos un'isola piccola, ovunque decidiate di alloggiare non avrete problemi a raggiungere le varie spiagge e i villaggi. Il mio posto del cuore? Ikion Eco Boutique Hotel! Dove mangiare Per il pranzo vi consiglio di fermarvi in una delle tipiche bakery per fare scorta di cibo locale da gustarvi in spiaggia, mentre per la sera pesce a volontà in qualche ristorante nei vari villaggi. Ecco i miei posti del cuore: Skipper’s Restaurant - Patitiri Farini - Steni Vala Αρτολιχδιες Bakery - Old Village Taverna Astrofegia - Old Village

  • Il meglio di Tel Aviv

    Città dalle mille sfaccettature, con influenze europee, americane e arabe, negli ultimi anni Tel Aviv è una delle mete più gettonate per chi cerca un clima mite in ogni periodo dell’anno, un mix di culture che poche altre città al mondo presentano e tanto divertimento. Raggiungere la città è molte facile grazie ai voli diretti operati da Easy Jet e Alitalia che quotidianamente partono dai principali aeroporti italiani. Tel Aviv non è molto grande, per questo è un'ottima meta da visitare in pochi giorni, giusto il tempo di staccare la spina e godersi un mix di relax e divertimento . Ecco le cose da non perdere (secondo me): Passeggiare sul lungomare Tel Aviv è una città da vivere a piedi alla scoperta di ogni suo angolo. D’obbligo è la passeggiata sul lungo mare, ancora più suggestiva al tramonto. Da Gordon Beach a Jaffa godetevela tutta e fermatevi in qualche locale per un aperitivo vista mare. ​ I mercati locali Carmel Market e il vecchio mercato di Jaffa vi faranno sentire in un suq arabo. Perdetevi tra spezie, cibo, souvenirs, abiti tipici, borse ma soprattutto persone gentili. A Jaffa, troverete anche il flea market un mercato dove le persone vendono oggetti, principalmente usati, di ogni tipo: da vestiti a giocattoli senza tralasciare quadri e vecchi arredi. I mercati non sono molto grandi, mezza giornata è sufficiente per vederli entrambi. Jaffa A sud di Tel Aviv sorge Jaffa, la città vecchia. Qui potrete fare acquisti nei negozi, degustare cibo orientale nei vari ristoranti e immergervi nella storia della città scoprendo le vecchie rovine fino ad arrivare in cima al promontorio dove potrete godere di una meravigliosa vista su Tel Aviv.  Se siete amanti del pesce, una volta arrivati in cima concedetevi una cena daAladin, cibo ottimo e  vista meravigliosa. Perdersi nel quartiere francese Edifici bianchi, fiori ovunque, negozi per acquistare pezzi unici e piccoli locali suggestivi. Questo è Neve Tzedek, il quartiere francese, il mio preferito. Relax in spiaggia Non troverete acque cristalline e distese di sabbia bianchissima, ma almeno mezza giornata di relax in spiaggia vale la pena concedersela. L'atmosfera respirata qui mi ha ricordato molto la California: skateboard sul lungomare, palestra in spiaggia, musica, cocktail e tante risate aspettando il tramonto. ​Rothschild Boulevard Passate una serata a Rothschild Boulevard, una delle strade principali di Tel Aviv, tra ristoranti, locali, musica e un po' di vita notturna. Per gli amanti dei rooftop, consiglioSpeakeasyper cena o per un cocktail in un contesto urban chic. ​

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