Oman. Un Paese che mi ha rubato il cuore.
Sono partita per questo viaggio con aspettative abbastanza alte grazie alla moltitudine di informazioni e racconti positivi raccolti nelle settimane precedenti. Avevo quasi paura di rimanere delusa una volta vissuto il viaggio in prima persona. E invece no. Queste aspettative sono state addirittura superate.
Qui voglio condividere con voi passo per passo il mio tour per farvi comprendere, almeno un po’, la meraviglia di questa terra.
Giorno 1
Arrivata a Muscat all’alba con un volo diretto Oman Air da Milano e ritirata la mia auto a noleggio, ho subito dato inizio al mio tour.
Prima tappa Grand Mosque, la Moschea più grande di Muscat e l’unica ad essere aperta anche ai turisti (la mattina dalle 8.30 alle 11). Per entrare è necessario che le donne abbiano braccia, caviglie e capo coperti, se siete impreparate potrete acquistare tutto il necessario all’ingresso.
Una volta entrati, la Moschea vi lascerà senza parole:incredibilmente lussuosa, lampadari di Swarovski, interni in marmo di Carrara ed esterni in pietre locali.
Terminata la visita, mi aspetta un pranzo in hotel, il The Chedi, (uno degli hotel più belli che abbia mai visto) e qualche ora rilassante nella sua infinity pool che vanta il primato di piscina più lunga della Penisola Arabica.
Nel tardo pomeriggio visita al Souq di Matrah. Sono sincera, non mi ha particolarmente affascinata.
Giorno 2
Partenza da The Wave, la marina di Muscat, per un tour in barca alle Daymaniat Islands. Si tratta di un vero paradiso con acque cristalline e sabbia bianchissima che vi consiglio di aggiungere al vostro itinerario. Qui potrete fare snorkeling tra coralli e pesci coloratissimi e non sarà difficile ritrovarvi a nuotare insieme alle tartarughe.
Rientrati sulla terraferma nel pomeriggio, breve visita alla zona della marina: si tratta dell’area più moderna di Muscat, con negozi, ristoranti e un grande centro commerciale.
Prima del tramonto, tappa alla Royal Opera House di Muscat per ammirare la bellezza e la perfezione dell’edificio caratterizzato da esterni in marmo bianco. Fino alle 17.30 è anche possibile visitare l’interno, io purtroppo sono arrivata troppo tardi e non mi è stato possibile vedere dal vivo le sontuose decorazioni di cui ho visto molte foto.
Giorno 3 È ora di lasciare la capitale. Dopo circa un’ora e mezza di auto arrivo a Nizwa, cittadina storica circondata da un’oasi verdeggiante e da alcune delle vette più alte dell’Oman. La città è sede di uno dei Souq più antichi del Paese, dedicato prevalentemente ad artigianato, antiquariato e spezie. Nizwa è famosa anche per i suoi pugnali d’argento prodotti dai maestri artigiani omaniti. Inoltre, ogni venerdì dalle 7 alle 9 potete assistere anche al tipico mercato del bestiame. Dopo qualche acquisto tra le bancarelle del Souq, mi aspetta il Nizwa Fort, edificio del XVII secolo famoso per la sua torre a pianta circolare alta 40m . Vale la pena salire fino in cima per ammirare le piantagioni di datteri che circondano la città.
Visitato il forte con una temperatura di 36 gradi, riprendo la mia auto con destinazione Al Wasil dove mi aspetta la mia guida per avventurarmi tra le dune di Wahiba Sands e trascorrere una notte nelle tende del Desert Night Camp. Nel deserto è possibile prender parte a diverse attività organizzate sia dal camp in cui decidete di fermarvi, sia da guide esterne. Di seguito vi elenco quelle a cui ho preso parte io e che mi sento di consigliarvi: - gita in quad tra le dune per ammirare il tramonto - risalita delle dune prima dell’alba per veder nascere il sole tra la sabbia: un’esperienza a dir poco unica - visita ad un villaggio di beduini per comprendere il loro stile di vita e le loro tradizioni - passeggiata in cammello: adatta a tutti, anche ai meno avventurosi.
Giorno 4
Terminate tutte le mie attività nel deserto, nel primo pomeriggio riprendo la guida fino a Wadi Bani Khalid. Questo Wadi è un susseguirsi di piantagioni e pozze d’acqua nelle quali è anche possibile fare il bagno.
Ultima tappa della giornata è Ras Al Jinz dove mi fermerò per la notte. Si tratta del punto più orientale della Penisola Arabica ma soprattutto è un importante sito di nidificazione della tartaruga verde. Ogni anno su queste spiagge approdano oltre 20.000 esemplari per deporre le loro uova e l’unico modo per poter visitare la costa è quello di affidarsi alle guide della riserva per osservare da vicino (con un po’ di fortuna) le tartarughe.
Il primo tour è la sera alle 21 (gli orari possono cambiare in base alle stagioni). Raggiunta la spiaggia ho la fortuna di vedere due tartarughe deporre le loro uova che rimarranno sotto la sabbia per circa due settimane prima di iniziare a schiudersi. Inoltre, quella sera tante piccole tartarughine hanno deciso di uscire dalla sabbia e dirigersi verso il mare per iniziare la loro vita.
Giorno 5
Sveglia alle ore 4.50 per il secondo tour, nella speranza di incontrare ancora qualche tartaruga sulla spiaggia prima del suo ritorno in acqua con il nascere del sole.
Anche qui sono stata molto fortunata. Ho avuto l’occasione di assistere all’alba in compagnia di una tartaruga diretta verso il mare.
Dopo questa emozione indescrivibile è tempo di risalire verso Muscat: a fine giornata mi aspetta un volo interno per il sud del Paese.
Decido di guidare lungo la costa fermandomi in molti villaggi locali, affascinata dai loro colori e dai loro abitanti: Ayjah, Sur, Tiwi e Bimmah. Tra i vari paesini incontro anche qualche spiaggia deserta con rocce, sabbia bianca e acque azzurre nelle quali trovare un po’ di relax.
Infine, mi fermo a Wadi Shab, molto simile a Wadi Bani Khalid ma meno gettonato dai turisti perchè richiede una camminata di circa 45 minuti per raggiungerlo, e al Sinkhole di Bimmah, una depressione piena d’acqua turchese.
Giorno 6
Atterrata la sera precedente, mi sveglio a Salalah, cittadina subtropicale capoluogo del Dhofar.
Questa prima giornata nel sud dell’Oman la devo completamente dedicare al lavoro, passo quindi la giornata sotto una palma rinfrescandomi di tanto in tanto tra le acque cristalline del Mare Arabico.
Giorno 7
Dopo la pausa del giorno precedente decido di esplorare le aree intorno a Salalah. Prima tappa Mughsail, situata a 48km a ovest del capoluogo. Questa località si trova su una delle baie più spettacolari dell’Oman e culmina con delle scogliere a picco sul mare che proseguono in direzione dello Yemen. Questa infatti è l’ultima spiaggia prima del confine yemenita. Vi consiglio di fermarvi per pranzo o semplicemente per bere un frullato di frutta fresca sul locale (l’unico in quel tratto di costa) con terrazza vista mare.
Seconda tappa è l’area ad est di Salalah dove mi fermo a Taqah per alcune foto per poi continuare verso Mirbat per godermi il tramonto dalla spiaggia dei pescatori.
Giorno 8
Ultimo giorno in Oman e decido di dedicarmi al relax tra spiaggia e mare per recuperare le energie prima del rientro in Italia.
Giorno 9
Volo interno per Muscat e da qui volo verso Milano.
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